APP2
APPENDINI scheletrico-franca, fase poco profonda
Il suolo APP2 si localizza tra Piscina (TO) e Scalenghe (TO), occupando l'area compresa tra la SS n. 23 del Sestrière ed il margine occidentale dell'abitato di Scalenghe. Questo suolo, si evolve su un lembo residuo dell'antica conoide del Chisone, di poco più sopraelevato rispetto all'attuale livello delle adiacenti pianure. Prima dell'avvento di pozzi irrigui, i suoli APPENDINI sono stati interessati da un'agricoltura asciutta; dopo la scomparsa della piantata, ancora rintracciabile a livello episodico sulla fase ghiaiosa di questa serie, prevale la coltura del mais. Distese ampie e pressoché prive di alberature (qualche noce isolato), in genere poco abitate. La ruralità è concentrata in nuclei ed è più sparsa nella fase che nella serie, a ragione dello scarso valore agronomico di queste terre. Questa fase si riconosce nelle zone maggiormente sottoposte all'azione dell'erosione, con conseguente ridotta profondità del suolo. Questo suolo è stato riconosciuto nelle seguenti unità cartografiche: U0579, U0580
i suoli APPENDINI offrono possibilità colturali modeste, specie se confrontate con quelle offerte dai suoli che caratterizzano gli ambiti agrari adiacenti. La profondità del suolo è fortemente limitata per decapitazione erosiva, che ha interessato totalmente l'epipedon e buona parte dell'orizzonte Bt. Il suolo originario è ancora bene riconoscibile nei lembi residui dell'orizzonte Bt, con passaggio a orizzonti C, ancora intensamente rossastri per un paio di metri. La pietrosità è maggiore rispetto ai suoli riferibili al concetto centrale della serie, con conseguenze sulla circolazione delle acque all'interno del suolo e sulla lavorabilità.
Il topsoil di colore bruno giallastro scuro, non screziato, dalla tessitura franco-sabbiosa e dalla presenza di scheletro già attorno al 20%. Procedendo lungo il profilo, la presenza di scheletro si fa via via più importante, la tessitura si fa di poco più fine mentre la matrice permane del medesimo colore.
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Alfisuoli di pianura ghiaiosi (skeletal, fragmental, over)
Luvisols
Typic Hapludalf, loamy-skeletal, mixed, nonacid, mesic
Skeletic Eutric Retisol (Loamic)
Regime Udico
Regime Mesico
PINE0381
Descrizione del pedon rappresentativo
VIOTTO - PISCINA
0
n.i.
272
Mais, sorgo
Ciottoli (250-75 mm)
Il suolo è stato descritto allo stato umido
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Orizzonte Ap : 0 - 30 cm; secco; colore bruno giallastro scuro (10YR 4/4); tessitura franco sabbiosa; scheletro 20 % , di forma subarrotondata con diametro medio di 70 mm e diametro massimo di 300 mm, non alterato; struttura poliedrica subangolare media di grado moderato; radicabilità 0 % ; resistenza: debole; cementazione molto debole; debolmente adesivo; non plastico; non calcareo; limite inferiore chiaro.
Orizzonte BC : 30 - 40 cm; umido; colore bruno giallastro scuro (10YR 4/4); tessitura franco sabbiosa; scheletro 80 % , di forma n.i.; non calcareo.
Si sono riconosciuti l'epipedon ochrico e l'orizzonte argillico.
La sequenza tipica è Ap-Bt-C. L'orizzonte Bt appare fortemente interessato da fenomeni di erosione.
Iniziale
2024-11-14
Borgata ad ovest del comune di Scalenghe, in provincia di Torino.
Ridotta a partire dal topsoil per la maggiore presenza di scheletro.
Buona
Moderata
Si deve segnalare una bassa disponibilità di macronutritivi.
100
Moderato
Moderato rischio di deficit idrico
Scarsa
Breve
Moderata
Capacità protettiva alta e basso potenziale di adsorbimento
Capacità protettiva moderatamente bassa e basso potenziale di adsorbimento
Bassa
Quarta Classe
s1
Si segnala la necessità di fertilizzazioni, in particolare integrazioni di Calcio.
Suoli che si pongono ai margini delle terre agricole della zona, da cui è possibile ottenere buone produzioni agricole unicamente con apporti di fertilizzante importanti. La ghiaiosità del profilo, tuttavia, comporta rischi per la vulnerabilità delle falde e compromette la lavorabilità dei suoli.