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Suoli 50.000
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Fasi di Suolo
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Fase AME2
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Codice Fase
AME2
Nome Fase
AMERICA franco-grossolana, fase meno idromorfa
Distribuzione geografica e pedoambiente
Suolo posto principalmente in un'area di pianura del Pinerolese: a nord di Piscina (TO) ed Airasca (TO), tra i corsi del rio Torto e del rio Noce ed in piccole porzioni della pianura cuneese in destra e sinistra Po, cinque chilometri a nord di Saluzzo (CN). Morfologicamente si tratta di pianure alluvionali abbastanza recenti caratterizzate da una morfologia leggermente depressa e/o da falde poco profonde. Gli agenti fluviali che hanno deposto i materiali di partenza sono i rii Torto e Noce ed un paleo-Chisone nelle aree del Pinerolese; il Po nel Saluzzese. L'uso del suolo è prevalentemente prativo alternato a di cerealicoltura a mais ed erbai da foraggio; sporadicamente sono coltivati anche orzo e grano. Questo suolo è stato riconosciuto nelle seguenti unità cartografiche: U0078, U0660.
Proprietà del suolo
la profondità utile del suolo non supera i 100 cm a causa della carenza di ossigeno determinata dalla presenza di condizioni di idromorfia dovute soprattutto a risalita capillare. La falda è spesso posta oltre i 200 cm di profondità. Il drenaggio è mediocre e la permeabilità moderatamente alta.
Profilo
il topsoil è caratterizzato da tessiture franco - sabbiose, reazione acida o subacida, assenza di scheletro e colore bruno o bruno oliva; il subsoil da tessiture franco - sabbiose, reazione subacida e colore bruno grigiastro o bruno giallastro. Il substrato è formato da ghiaie o sabbie caratterizzate della presenza di ferro ridotto. In alcune situazioni, soprattutto nel Saluzzese, si può osservare un orizzonte scuro sepolto segno di un'antica superficie palustre.
Legenda USDA
Inceptisuoli di pianura non idromorfi e non ghiaiosi
Legenda WRB
Cambisols
Tassonomia USDA
Aeric Endoaquept, coarse-loamy, mixed, nonacid, mesic
Tassonomia WRB
Oxygleyic Gleysols (Loamic)
Regime di umidità
Regime Aquico
Regime di temperatura
Regime Mesico
Pedon rappresentativo
PINE0088
Descrizione del pedon rappresentativo
Pedon
PINE0088
Localizzazione:
BARONERA - AIRASCA
Pendenza (°)
0
Esposizione (°)
n.i.
Quota
n.i.
Capacità d'uso non irrigua
Mais, sorgo
Litologia
Sabbie (2-0.05 mm)
Il suolo è stato descritto allo stato umido
Orizzonti
Orizzonte Ap : 0 - 40 cm; colore bruno grigiastro (10YR 5/2); tessitura franco sabbiosa; scheletro 0 % , di forma n.i.; radicabilità 0 % ; non calcareo.
Orizzonte Bg : 40 - 70 cm; colore bruno (10YR 4/3); colore subordinato bruno pallido (10YR 6/3); tessitura sabbioso franca; scheletro 5 % , di forma irregolare con diametro medio di 2 mm e diametro massimo di 4 mm, alterato; radicabilità 0 % ; non calcareo.
Orizzonte BC : 70 - 100 cm; colore bruno pallido (10YR 6/3); tessitura sabbioso franca; scheletro 10 % , di forma irregolare con diametro medio di 3 mm e diametro massimo di 4 mm, alterato; radicabilità 0 % ; non calcareo.
Orizzonti diagnostici riconosciuti
Epipedon ochrico, orizzonte cambico.
Sequenza e variabilità degli orizzonti genetici
La sequenza tipica è Ap-Bg-BCg-C1-C2. La maggiore variabilità riguarda, per tutti gli orizzonti, il pH che è abbastanza variabile (acido o subacido) a seconda dei materiali di partenza. Gli orizzonti C inoltre possono essere completamente privi di ghiaie fino al livello della falda od essere anche molto ghiaiosi.
Grado di fiducia
Iniziale
Data aggiornamento
2024-11-14
Origine e nome della fase
Cascina posta non lontano da None (TO).
Note
Radicabilità
Buona sino oltre i 50 cm; più in profondità le condizioni di idromorfia diminuiscono la disponibilità di ossigeno. Oltre un metro di profondità la maggior parte degli apparati radicali non scende.
Disponibilità di ossigeno
Moderata
Disponibilità ossigeno: descrizione
Abbondante risalita capillare dell'acqua.
Fertilità ed equilibrio nutrizionale
Moderata
Descrizione fertilità
Il pH è spesso eccessivamente basso (transizione tra l'acido ed il subacido) e la capacità di scambio cationico difficilmente si attesta al di sopra dei 10 meq/100g.
Capacità in acqua disponibile (AWC) mm
220
Descrizione AWC
Moderata (mediamente 220 mm) anche se significativamente maggiore rispetto alla fase tipica per l'aumentata profondità utile.
Rischio di incrostamento superficiale
Assente
Descr. Rischio incrostamento superf.
La relativa abbondanza di sabbia rispetto al limo garantisce da problemi di incrostamento superficiale.
Rischio di deficit idrico
Assente
Descrizione rischio deficit idrico
Oltre alla presenza di un clima relativamente piovoso, anche durante il trimestre estivo, nelle aree dove questa fase è presente. Inoltre bisogna tenere conto della continua risalita capillare dell'acqua.
Lavorabilità
Buona
Descrizione Lavorabilità
Tempo di attesa
Medio
Descrizione Tempo di attesa
Percorribilità
Buona
Descrizione Percorribilità
Capacità protettiva nei confronti delle acque di superficie
Capacità protettiva moderatamente bassa e alto potenziale di adsorbimento
Descrizione Capacità protettiva superificiale
Presenza di idromorfia superficiale e di un buon quantitativo di sostanza organica.
Capacità protettiva nei confronti delle acque profonde
Capacità protettiva moderatamente bassa e alto potenziale di adsorbimento
Descrizione Capacità protettiva profonda
Tessitura abbastanza grossolana, presenza di gley e di un buon quantitativo di sostanza organica.
Attitudine allo spandimento dei liquami
Molto bassa
Descrizione Attitudine spandimento liquami
Elevato rischio di inquinamento dovuto alla bassa capacità protettiva del suolo.
Capacità d'uso irrigua
Seconda Classe
Descrizione Capacità d'uso
Limitazioni principalmente dovute alla presenza di acqua in eccesso che limita la disponibilità di ossigeno.
Capacità d'uso: sottoclasse
w1
Alterazione delle proprietà chimico-fisiche
L'acidificazione dell'orizzonte superficiale è fenomeno evidente che può essere in parte contrastato con appropriate calcitazioni.
Alterazione delle proprietà chimico-fisiche
Suoli con limitazioni dovute all'eccesso di acqua nel profilo. Dal punto di vista agrario sono ottimi per la praticoltura e buoni per erbai e cerealicoltura con mais. Grano ed orzo possono ottenere buoni risultati produttivi che sono però fortemente condizionati dall'andamento delle precipitazioni. Dal punto di vista forestale si tratta di buoni suoli per l'arboricoltura da legno, sono da evitare le specie che subiscono limitazioni da suoli parzialmente idromorfi. Si consigliano lavorazioni in condizioni di terreno non eccessivamente umido per non danneggiare la struttura già non particolarmente sviluppata. Sono utili calcitazioni per contrastare un pH eccessivamente basso nel topsoil.
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