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Suoli 50.000
Unità cartografiche
Fasi di Suolo
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Sottogruppi
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Legenda 250.000
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Fasi di Suolo
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Fase AGL4
Fase AGL4
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Codice Fase
AGL4
Nome Fase
AGLIANO argilloso-fine, fase xerica
Distribuzione geografica e pedoambiente
Rilievi collinari più o meno simmetrici, con crinali allungati e versanti con pendenza molto lieve ma regolare; le valli hanno la forma di una V molto svasata. La pendenza dei versanti è mediamente minore del 15%. La litologia è rappresentata da sedimenti di dimensioni molto fini derivanti prevalentemente dalle Marne di Sant’Agata Fossili, dalle Argille di Lugagnano, dai Conglomerati di Cassano Spinola. Sulla superficie del suolo sono evidenti i frammenti degli strati marnosi inalterati sottostanti, portati a giorno dalle lavorazioni profonde e dall’erosione. L’inondabilità è da considerarsi assente poichè la serie è presente sui versanti collinari. L’uso del suolo è prevalentemente agricolo con presenza di vigneto (in regresso), di cerealicoltura e di arboricoltura da legno.
Proprietà del suolo
La maggiore temperatura media e le minori precipitazioni medie, tipiche dei rilievi collinari dell’Alessandrino, sono causa di una maggiore evapotraspirazione e di una minore presenza idrica nel suolo durante il trimestre estivo. La profondità del suolo non supera solitamente i 100 cm, la profondità utile alle radici è invece più scarsa a causa della presenza di numerosi frammenti marnosi inalterati e del substrato entro 1 metro dalla superficie. E’ necessario però segnalare che le radici, soprattutto quelle della vite, riescono a penetrare attraverso delle fenditure nel substrato. La disponibilità di ossigeno è moderata e la permeabilità è moderatamente bassa. La lavorabilità è moderata a causa soprattutto della tessitura fine degli orizzonti superficiali che limitano la percorribilità nei periodi piovosi.
Profilo
il suolo è poco evoluto a causa delle lavorazioni profonde che hanno ringiovanito il profilo. Il topsoil ha una profondità di circa 40 cm, una tessitura mediamente franco-limoso-argillosa, un colore variabile dal grigio brunastro chiaro al bruno giallastro chiaro. Il contenuto di carbonato di calcio è superiore al 20%. Il subsoil ha profondità variabile ed è rappresentato in gran parte da frammenti inalterati del substrato, rimescolati dalle lavorazioni, la tessitura è generalmente argilloso-limosa, il colore è bruno giallastro chiaro; la quantità di carbonato di calcio può superare il 30%. Il pH dell’intero suolo può anche essere superiore ad 8. Il substrato inalterato, presente a profondità variabile, è caratterizzato da forte cementazione, colore grigio chiaro; la disposizione orizzontale delle deposizioni è interrotta da fenditure verticali all’interno delle quali si insinuano gli apparati radicali.
Legenda USDA
Entisuoli di collina a tessitura fine
Legenda WRB
Regosols, Fluvisols, Leptosols
Tassonomia USDA
Typic Ustorthent, fine, mixed, calcareous, mesic
Tassonomia WRB
Calcaric Regosol (Clayic)
Regime di umidità
Regime Xerico
Regime di temperatura
Regime Mesico
Pedon rappresentativo
○
Descrizione del pedon rappresentativo
Pedon
n.i.
Localizzazione:
n.i.
Pendenza (°)
n.i.
Esposizione (°)
n.i.
Quota
n.i.
Capacità d'uso non irrigua
n.i.
Litologia
n.i.
Il suolo è stato descritto allo stato umido
Orizzonti
○
Orizzonti diagnostici riconosciuti
L’unico orizzonte diagnostico riconosciuto è l’epipedon ochrico. Questo ha uno spessore variabile che è correlato con la profondità alla quale vengono effettuate le lavorazioni periodiche del suolo.
Sequenza e variabilità degli orizzonti genetici
La sequenza tipica è Ap-Cr.
Grado di fiducia
Buono
Data aggiornamento
2024-11-14
Origine e nome della fase
Dall'omonimo paese
Note
Radicabilità
Disponibilità di ossigeno
Moderata
Disponibilità ossigeno: descrizione
Fertilità ed equilibrio nutrizionale
Buona
Descrizione fertilità
Capacità in acqua disponibile (AWC) mm
165
Descrizione AWC
Rischio di incrostamento superficiale
Assente
Descr. Rischio incrostamento superf.
Rischio di deficit idrico
Elevato rischio di deficit idrico
Descrizione rischio deficit idrico
Il deficit idrico estivo è rilevante sui versanti più assolati, dove maggiore è l’effetto dell’evapotraspirazione, proprio in considerazione del regime di umidità dei suoli che nelle aree dove è presente questa fase è di transizione tra l’ustico e lo xerico. Elevato rischio di deficit idrico.
Lavorabilità
Scarsa
Descrizione Lavorabilità
Tempo di attesa
Medio
Descrizione Tempo di attesa
Percorribilità
Moderata
Descrizione Percorribilità
Capacità protettiva nei confronti delle acque di superficie
Capacità protettiva moderatamente bassa e alto potenziale di adsorbimento
Descrizione Capacità protettiva superificiale
Capacità protettiva nei confronti delle acque profonde
Capacità protettiva alta ed alto potenziale di adsorbimento
Descrizione Capacità protettiva profonda
Attitudine allo spandimento dei liquami
Moderata
Descrizione Attitudine spandimento liquami
Capacità d'uso irrigua
Terza Classe
Descrizione Capacità d'uso
Capacità d'uso: sottoclasse
s2
Alterazione delle proprietà chimico-fisiche
Alterazione delle proprietà chimico-fisiche
Terre a bassa attitudine agraria soprattutto a causa della pendenza, dell’eccessivo valore del pH e dell’elevato rischio di deficit idrico estivo in assenza di irrigazione. Media attitudine per la viticoltura e per la corilicoltura. Dal punto di vista forestale sono suoli adatti alle specie calcifile e parzialmente xerofile.
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