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Suoli 50.000
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Fasi di Suolo
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Fase AGL3
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Codice Fase
AGL3
Nome Fase
AGLIANO argilloso-fine, fase gessosa
Distribuzione geografica e pedoambiente
Questi suoli si sono originati da litologie riferibili sempre al Terziario piemontese a tessiture fini ma con un elevato contenuto di sali gessosi (Formazione Gessoso Solfifera – Cfr. Carta Geologica d’Italia a scala 1:100.000). La qualità delle produzioni agrarie pare essere influenzata dalla presenza di questi sali che, a contatto con l’acqua, tendono a formare acido solfidrico. In particolare la produzione vitivinicola risente in alcuni casi negativamente della presenza di questi suoli poiché il vino può contenere aromi ed odori non piacevoli. Il colore dominante, sia nel topsoil che nel subsoil, è il bruno giallastro chiaro.
Proprietà del suolo
La profondità del suolo non supera solitamente i 100 cm, la profondità utile alle radici è invece più scarsa a causa della presenza di numerosi frammenti marnosi inalterati e del substrato entro 1 metro dalla superficie. E’ necessario però segnalare che le radici, soprattutto quelle della vite, riescono a penetrare attraverso delle fenditure nel substrato. La disponibilità di ossigeno è moderata e la permeabilità è moderatamente bassa. La lavorabilità è moderata a causa soprattutto della tessitura fine degli orizzonti superficiali che limitano la percorribilità nei periodi piovosi.
Profilo
Il suolo è poco evoluto a causa delle lavorazioni profonde che hanno ringiovanito il profilo. Il topsoil ha una profondità di circa 30 cm, una tessitura mediamente argilloso-limosa, un colore variabile dal grigio brunastro chiaro al bruno giallastro chiaro. Il contenuto di carbonato di calcio è superiore al 20%. Il subsoil ha profondità variabile ed è rappresentato in gran parte da frammenti inalterati del substrato, rimescolati dalle lavorazioni, la tessitura è generalmente argilloso-limosa, il colore è grigio chiaro con screziature bianche dovute alla presenza del gesso; la quantità di carbonato di calcio può superare il 30%. Il pH dell’intero suolo può anche essere superiore ad 8. Il substrato inalterato, presente a profondità variabile, è caratterizzato da forte cementazione e presenza di gesso.
Legenda USDA
Entisuoli di collina a tessitura fine
Legenda WRB
Regosols, Fluvisols, Leptosols
Tassonomia USDA
Typic Ustorthent, fine, mixed, calcareous, mesic
Tassonomia WRB
Calcaric Regosol (Clayic)
Regime di umidità
Regime Ustico
Regime di temperatura
Regime Mesico
Pedon rappresentativo
BARB0155
Descrizione del pedon rappresentativo
Pedon
BARB0155
Localizzazione:
VILLADEATI
Pendenza (°)
8
Esposizione (°)
n.i.
Quota
n.i.
Capacità d'uso non irrigua
Suolo nudo
Litologia
Silicee (Selci, Diatomiti)
Il suolo è stato descritto allo stato umido
Orizzonti
Orizzonte Ap : 0 - 30 cm; umido; colore bruno giallastro chiaro (2,5Y 6/3); screziature 5 %, dominanti di colore bianco (2,5Y 8/1); tessitura argilloso limosa; scheletro 0 % , di forma n.i.; molto fortemente calcareo; limite inferiore chiaro.
Orizzonte Ck : 30 - 60 cm; umido; colore grigio chiaro (2,5Y 7/2); screziature 5 %, dominanti di colore bianco (2,5Y 8/1); tessitura argilloso limosa; scheletro 0 % , di forma n.i.; fortemente calcareo; concrezioni di silicati 30 %, mm, presenti n.i.; limite inferiore non raggiuto.
Orizzonti diagnostici riconosciuti
L’unico orizzonte diagnostico riconosciuto è l’epipedon ochrico. Questo ha uno spessore variabile che è correlato con la profondità alla quale vengono effettuate le lavorazioni periodiche del suolo.
Sequenza e variabilità degli orizzonti genetici
La sequenza tipica è Ap-Cr.
Grado di fiducia
Iniziale
Data aggiornamento
2024-11-14
Origine e nome della fase
Dall'omonimo paese
Note
Radicabilità
L’orizzonte Ap ha un volume esplorabile dagli apparati radicali pari al 100%; gli orizzonti sottostanti, a causa della presenza di numerosi frammenti del substrato hanno una radicabilità ridotta (40 - 60%). Il substrato, malgrado la compattezza, è percorso verticalmente lungo le crepe ed orizzontalmente sulle superfici di contatto tra gli strati, da numerose radici fini.
Disponibilità di ossigeno
Moderata
Disponibilità ossigeno: descrizione
La presenza di una tessitura fine e di strati di marne ed argille inalterati a non elevata profondità condiziona fortemente la rimozione tempestiva delle acque.
Fertilità ed equilibrio nutrizionale
Moderata
Descrizione fertilità
La presenza di sali gessosi in eccesso è probabilmente fonte di problemi in alcune produzioni agrarie (viticoltura), in realtà questa influenza è però tutta da dimostrare.
Capacità in acqua disponibile (AWC) mm
165
Descrizione AWC
La presenza da 40-50 cm di profondità di numerosi frammenti marnosi derivanti dal substrato, riduce notevolmente la capacità di ritenuta idrica del suolo.
Rischio di incrostamento superficiale
Assente
Descr. Rischio incrostamento superf.
Malgrado la quantità percentuale di limo sia elevata, l'indice di incrostamento superficiale risulta essere basso a causa della notevole presenza anche di argilla percentuale.
Rischio di deficit idrico
Moderato rischio di deficit idrico
Descrizione rischio deficit idrico
Lavorabilità
Scarsa
Descrizione Lavorabilità
La presenza di tessiture fini limita il periodo di lavorazione dei suoli a causa della perdita di trazione delle macchine dopo abbondanti precipitazioni. La pendenza moderata non può invece essere considerata un fattore fortemente limitante.
Tempo di attesa
Medio
Descrizione Tempo di attesa
Percorribilità
Moderata
Descrizione Percorribilità
I fattori limitanti sono la pendenza compresa mediamente tra il 10 ed il 20% e soprattutto la notevole presenza di particelle fini nel suolo. In particolare la tessitura fine limita la percorribilità solo nei periodi piovosi.
Capacità protettiva nei confronti delle acque di superficie
Capacità protettiva moderatamente bassa e alto potenziale di adsorbimento
Descrizione Capacità protettiva superificiale
Capacità protettiva nei confronti delle acque profonde
Capacità protettiva alta ed alto potenziale di adsorbimento
Descrizione Capacità protettiva profonda
Attitudine allo spandimento dei liquami
Moderata
Descrizione Attitudine spandimento liquami
Capacità d'uso irrigua
Quarta Classe
Descrizione Capacità d'uso
Capacità d'uso: sottoclasse
e2
Alterazione delle proprietà chimico-fisiche
Come si può osservare dal profilo tipo della serie, l’alterazione maggiore delle proprietà fisiche del suolo deriva dalle profonde lavorazioni (scassi) che si sono effettuate all’impianto dei vigneti. Anche se gli effetti di queste lavorazioni non sono evidenti come nei suoli corrispondenti al concetto centrale della serie, anche in questo caso è presente una alterazione delle proprietà fisiche del suolo.
Alterazione delle proprietà chimico-fisiche
Numerosi viticoltori affermano che il vino prodotto su suoli derivanti da queste litologie ha un sapore ed un odore che possono risultare poco gradevoli, proprio in conseguenza della formazione dell’acido solfidrico nel suolo. Più indicate sembrano le colture frutticole (San Marzano Oliveto) che non sembrano risentire od addirittura si avvalgono della presenza dei sali gessosi.
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