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Vertic Haplustalf, fini e non calcarei, dei versanti collinari
Vertic Haplustalf
Alfisuoli di collina a tessitura fine
Alfisuoli di collina
20060322_07.jpg
CAVA0087
Suoli caratteristici di aree collinari di transizione ai terrazzi antichi sottostanti. Queste superfici sono costituite da depositi alluvionali antichi argillosi in parte inframmezzati da materiali fortemente pedogenizzati di origine pliocenica. Le morfologie sono caratterizzate da versanti poco pendenti e rilievo a scarsi dislivelli. L'uso del suolo è tipicamente agrario con coltivazioni di cereali autunno vernini prevalenti. Sporadicamente sono presenti prati e viticoltura.
Suoli evidentemente evoluti e profondi che presentano un drenaggio buono ed una permeabilità rallentata (bassa o moderatamente bassa) a causa delle tessiture fini. Non si rilevano all'interno del profilo ostacoli all'approfondimento radicale. Sono suoli che nei mesi estivi possono presentare profonde crepacciature che interessano gli orizzonti superficiali. L'orizzonte superficiale (topsoil) ha colore bruno o bruno giallastro, reazione subalcalina e tessitura prevalentemente franco-argillosa. Gli orizzonti sottostanti (subsoil) presentano colore variabile dal bruno al bruno intenso e tessitura franco-argillosa, franco-limoso-argillosa o argilloso-limosa. Non si rileva la presenza di scheletro e il calcare, nella maggior parte dei casi assente nella terra fine, può essere rilevato sotto forma di concrezioni e noduli nel subsoil e più in profondità. Gli orizzonti profondi manifestano condizioni 'vertiche'.
Assai variabile la presenza di carbonato di calcio che, seppur non presente nella maggioranza dei casi, può essere rilevata in altri anche se in percentuali non rilevanti.
Suoli idonei soprattutto alla coltivazione del girasole, dei cerali autunno-vernini e alla praticoltura. Viticoltura e corilicoltura sono altri utilizzi possibili mentre le colture irrigue sono da evitare per la mancanza di disponibilità idriche. Nei mesi estivi su terreno nudo si formano profonde fessurazioni. Le lavorazioni vanno eseguite con terreno in tempera per evitare la formazione di zolle sovradimensionate, le arature sono preferibili nel periodo autunnale per consentire al 'gelo-disgelo' di agire e frantumare le zolle. Si tratta di suoli idonei all'arboricoltura da legno con specie di pregio; dal punto di vista forestale le specie a migliore attitudine sono roverella, orniello, aceri, ciliegio e ciavardello.
28-10-2019