1412_01
Lithic Cryorthent, grossolani e non calcarei, dei versanti montani
Lithic Cryorthent
Entisuoli di montagna non calcarei
Entisuoli di montagna
20010824_02.jpg
VARA0010
Suoli tipici degli alti versanti alpini, caratterizzati da pendenze da poco a molto accentuate e da morfologie spesso evidentemente influenzate dalla passata azione glaciale. Di frequente si tratta di aree nelle quali è continua l'alternanza di affioramenti rocciosi con zone coperte da questa tipologia pedologica; in particolare i versanti poco pendenti sono il risultato dell'esarazione glaciale che ha asportato il precedente suolo ed eroso la roccia e, in conseguenza del successivo ritiro dei ghiacci, si è formato un suolo di limitato spessore su un pavimento litoide. I materiali di partenza sono per la maggior parte da ascrivere a graniti, gneiss e micascisti, ma sono frequenti anche suoli acidificati su litologie di partenza quali pietre verdi e calcescisti. L'uso del suolo è per la quasi totalità dedicato ai pascoli anche se alle quote inferiori è presente il bosco, con dominanza del larice.
Suolo non calcareo e non evoluto in conseguenza delle condizioni climatiche estreme e dell'effetto dei fenomeni erosivi e di colluvio; è caratterizzato da una profondità inferiore ai 50 cm per la presenza di un contatto litico. Il drenaggio è buono o moderatamente rapido, la disponibilità di ossigeno buona e la permeabilità moderatamente alta o alta. L'orizzonte superficiale è arricchito in sostanza organica anche se, come colori e spessore, non raggiunge - nella maggior parte dei casi - i requisiti di un epipedon umbrico o mollico; il colore è variabile da bruno giallastro scuro al bruno oliva, la tessitura da franco-sabbiosa a franca, la reazione da fortemente acida a subacida. Gli orizzonti sottostanti hanno colore da bruno, a bruno giallastro scuro, fino a bruno oliva, tessitura da franca, a sabbiosa e reazione da acida a subacida (neutra in alcune situazioni). Pietre sono di frequente molto abbondanti nel suolo, anche se in percentuali molto variabili da area ad area.
Da segnalare che suoli di questo genere, evoluti su pietre verdi, mostrano un parziale squilibrio chimico nel complesso di scambio che può condizionarne la fertilità e che nei suoli evoluti sui calcescisti può essere evidente la presenza di carbonato di calcio sui frammenti rocciosi anche se è assente nel suolo.
E' un suolo che, per le evidenti limitazioni pedologiche (profondità molto limitata) e per le morfologie sulle quali si situa, non può avere alcuna utilizzazione agraria. L'unico utilizzo possibile è il pascolo d'alta quota per animali d'allevamento o per i selvatici. Nelle aree meno elevate il bosco può affermarsi, soprattutto con latifoglie di invasione e con il larice anche se la limitata disponibilità idrica riduce gli incrementi. In questo caso si tratta di boschi da lasciare al libero sviluppo (funzione protettiva) senza ambizioni produttive.
28-10-2019