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Mollic Udifluvent, ghiaiosi e non calcarei, delle piane alluvionali
Mollic Udifluvent
Entisuoli di pianura ghiaiosi (skeletal, fragmental, over)
Entisuoli di pianura
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PIEM0680
Suoli che si sviluppano su superfici ondulate, debolmente terrazzate, da poco a relativamente elevate rispetto al livello attuale dei corsi d'acqua; in alcuni casi sono situate in posizione non del tutto protetta dai fenomeni di esondazione più importanti. Il materiale di partenza è costituito da depositi fluviali costituiti per la maggior parte da materiali grossolani (ciottoli e sabbie). Il paesaggio è tipicamente quello di greto o caratterizzato da agricoltura marginale e frammentata; l'uso delle terre è costituito da boschi semi-naturali governati prevalentemente a ceduo o da aree utilizzate per le colture avvicendate e la praticoltura permanente.
Si tratta di suoli recenti e non evoluti, con una profondità utile ridotta dalla presenza di orizzonti fortemente ghiaiosi e con un orizzonte superficiale scuro (epipedon umbrico). La permeabilità è alta o moderatamente alta, il drenaggio da moderatamente rapido a buono e la disponibilità di ossigeno buona. Una leggera idromorfia può essere in alcune particolari situazioni presente nel profilo pedologico oltre 60-70 cm di profondità per l'influenza della falda che è in collegamento con i corsi d'acqua. Il topsoil si presenta di colore da bruno-scuro a nero per l'accumulo rilevante di sostanza organica, la tessitura varia da franco-sabbiosa a sabbioso-franca, lo scheletro è solitamente presente anche se non in percentuali superiori al 20% e la reazione è variabile da acida a subacida. Il subsoil, formato dall'alternanza di differenti livelli deposizionali, ha colore bruno olivastro, bruno olivastro chiaro o bruno giallastro, a seconda delle formazioni litologiche da cui deriva la maggior parte dei depositi, reazione subacida o neutra (raramente acida) ed ha tessitura da franco-sabbiosa a sabbiosa e presenza di scheletro in percentuale mediamente superiore al 35%.
Sono suoli spesso soggetti ad attività di cava. In alcune limitate porzioni territoriali questa tipologia pedologica è utilizzata per la risicoltura in sommersione; si tratta di una pratica colturale da evitare per l'enorme quantità d'acqua necessaria e per l'elevato rischio di contaminazione delle falde idriche sottostanti.
Suoli di scarso valore agronomico. La modesta profondità utile può richiedere turni di adacquamento ravvicinati e necessità di notevoli apporti di fertilizzanti, oltre essere la premessa per un bilancio idrico tendenzialmente sfavorevole. Sono suoli parzialmente adatti ad un utilizzo prativo nelle aree con elevate precipitazioni medie o con cereali quali grano ed orzo. Anche per ciò che riguarda l'arboricoltura le limitazioni sono rilevanti anche se in alcune situazioni, dove la falda non è troppo lontana dalla superficie, è possibile un utilizzo con specie come farnia, frassino, carpino bianco e pioppi. Sono per lo più suoli da lasciare alla vegetazione naturale di greto.
28-10-2019