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Typic Udifluvent, profondi e non calcarei, delle piane alluvionali
Typic Udifluvent
Entisuoli di pianura non idromorfi e non ghiaiosi
Entisuoli di pianura
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PIEM0407
Pianure ondulate, o lievemente ondulate, poste in prossimità di corsi d'acqua principali e secondari; in alcuni casi conoidi laterali delle valli. Occupano superfici che, almeno in parte, possono ancora essere influenzate dall'azione di esondazione fluviale. Sono quindi suoli che possono essere soggetti ad apporto e asporto di materiali. L'uso del suolo è lasciato spesso ad una agricoltura marginale (pioppo e mais soprattutto) o a vegetazione di ripa, domina la praticoltura nelle aree di conoide. Da segnalare la risicoltura in sommersione nelle aree dove questa è più diffusa.
SI tratta di un suolo molto poco evoluto, in conseguenza degli apporti alluvionali recenti. La permeabilità è moderatamente alta o alta, il drenaggio da buono a moderatamente rapido e la disponibilità di ossigeno è buona. La falda ha profondità molto variabili ma non influenza in alcun modo la prima parte del profilo pedologico. Gli orizzonti superficiali hanno colori molto variabili, in dipendenza dell'origine litologica dei materiali e dell'uso delle terre, la tessitura è solitamente più grossolana della franco-limosa, lo scheletro, se presente, non occupa percentuali rilevanti nell'orizzonte e la reazione è variabile da acida a neutra. Gli orizzonti sottostanti sono caratterizzati dall'alternanza di depositi a tessitura differente (sabbie e limi), la reazione è subacida o neutra e lo scheletro può essere presente in percentuali molto variabili ma comunque non supera il 30-40% del volume. Il substrato è formato da ghiaie e sabbie inalterate.
Suoli spesso utilizzati per la realizzazione di cave di sabbia e ghiaia. La coltura del riso in sommersione, quando presente su tipologie pedologiche come questa, oltre a necessitare di elevatissimi quantitativi d'acqua, crea pericoli per l'incolumità delle falde acquifere.
Suoli che in alcuni casi possono essere influenzati dalle esondazioni fluviali. Hanno fertilità ridotta e spesso non consentono di produrre adeguatamente anche per la necessità di apporti irrigui rilevanti. Sono adatti ad arboricoltura da legno con alcune specie di pregio anche se sono consigliabili irrigazioni di soccorso nei primi anni dopo l'impianto. La praticoltura è l'utilizzo agrario di minore impatto anche in considerazione della non elevata capacità protettiva del suolo.
28-10-2019